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Come funziona il fotovoltaico per aziende: tipologie, costi, incentivi fiscali

Raggiungere l’indipendenza energetica, attraverso l’installazione di pannelli solari, è una scelta strategica per le imprese di ogni dimensione

(di Maria Carla Rota)

Sono sempre più numerose le imprese italiane che fanno ricorso al fotovoltaico: nel primo semestre 2024 sono stati connessi nuovi impianti per 1.155 MW (+60%) nel reparto commerciale e industriale e per altri 1.201 MW (+240%) in quello dell’utility scale. Il solare sta diventando una scelta strategica sempre più apprezzata, sia per l’abbattimento dei costi che offre sia per la riduzione dell'impatto ambientale in un’ottica di transizione energetica.  

Un aspetto, quest’ultimo, ancora più importante da quando l’Italia lo scorso agosto ha recepito la Direttiva CSRD, estendendo l’obbligo di rendicontazione societaria di sostenibilità a tutte le aziende UE con più di 250 dipendenti, un fatturato superiore ai 20 milioni di euro e un bilancio annuo di almeno 40 milioni di euro.  

Come funziona un impianto fotovoltaico aziendale 

Il funzionamento di un impianto fotovoltaico aziendale si basa sul posizionamento di pannelli solari sul tetto degli edifici oppure a terra, sui terreni adiacenti. Maggiore è la superficie di esposizione alla luce, anche in giornate nuvolose, maggiore sarà la quantità di energia raccolta e trasformata prima in corrente continua, poi in corrente alternata, attraverso un inverter, in modo da renderla compatibile e utilizzabile all'interno dell’impresa. 

L’energia prodotta può servire per l’alimentazione di macchinari, impianti di illuminazione, sistemi informatici e qualsiasi altra apparecchiatura elettrica. L’eventuale quantità in eccesso può essere ceduta alla rete elettrica nazionale, attraverso il cosiddetto meccanismo di “scambio sul posto”, basato sostanzialmente sulla compensazione tra l’energia ceduta e quella prelevata, oppure di “ritiro dedicato”, che prevede invece una transazione economica. 

Se questo è il funzionamento dell’impianto fotovoltaico con immissione diretta, esiste poi una seconda tipologia di impianto, detto ad accumulo, che implica l’utilizzo di batterie esterne per immagazzinare in loco la corrente e sfruttarla in caso di bisogno, per esempio nelle ore notturne, in modo da aumentare ulteriormente l’efficienza e l’indipendenza energetica, ferma restando la possibilità di immettere l’eccesso nella rete. 

Quanto costa un impianto fotovoltaico per l'azienda 

Il costo di un sistema fotovoltaico può variare da qualche migliaio a qualche milione di euro, a seconda di diversi fattori, tra cui, principalmente, le caratteristiche dell’impianto, la tipologia di materiali utilizzati e il lavoro di progettazione e installazione, a cui si aggiungono le spese amministrative legate ad autorizzazioni, pratiche di collaudo e richieste al fornitore di energia. Di conseguenza, il tempo necessario per rientrare dall’investimento e iniziare a realizzare risparmi varia da caso a caso, poiché dipende a sua volta da alcune variabili, tra cui, oltre al costo dell’impianto, la quantità di energia elettrica prodotta e i consumi energetici dell’azienda.  

Si possono comunque ipotizzare delle stime: per impianti di grandi dimensioni, superiori a 500 kW, e di semplice progettazione, il periodo di recupero in condizioni ottimali ammonta a circa 3 anni. Al diminuire delle dimensioni va messo in conto un periodo di tempo gradualmente maggiore, compreso tra i 4 e i 6 anni, ferma restando l’assenza di funzionalità accessorie che farebbero salire la spesa da ammortizzare. 

A questo proposito il Gruppo Innovatec affianca le imprese che intendono installare un impianto fotovoltaico o agrivoltaico nella gestione dei molteplici aspetti che compongono l’iter, inclusa la valutazione della fattibilità economica, oltre che tecnica. La clientela viene supportata inoltre nella ricerca, ottenimento e gestione degli incentivi italiani ed europei attivi e dei meccanismi economici come i TEE (Titoli di Efficienza Energetica). A disposizione delle aziende ci sono anche tre possibili modalità di finanziamento: l’acquisto diretto, il leasing oppure il modello ESCo, in base al quale è Innovatec a effettuare l’investimento, fornendo poi al cliente l'energia a un prezzo inferiore rispetto all'acquisto diretto. 

Fotovoltaico, gli incentivi 2024 per le aziende 

Come per i privati, anche per le aziende esiste una serie di agevolazioni e incentivi fiscali, istituiti anche a livello regionale, dalla Lombardia al Lazio, utili a minimizzare l’impatto economico e massimizzare la resa dell’impianto fotovoltaico.  

Tra i principali:  

  • Reverse charge: consente fino al 31 dicembre 2026 di differire il pagamento dell'IVA sull’acquisto e installazione di pannelli solari, alleggerendo così il carico fiscale. 
  • Nuova Sabatini: offre alle PMI la possibilità di ricevere un contributo sotto forma di finanziamento a tasso d’interesse favorevole per importi da 20.000 a 4 milioni di euro. 
  • Decreto Sud: si rivolge alle aziende del Mezzogiorno che desiderano investire nel fotovoltaico. 
  • Piano di Transizione 5.0: riconosce crediti d’imposta per interventi di ristrutturazione e innovazione con conseguente riduzione dei consumi energetici. 
  • Decreto FER 2: incentiva la realizzazione da parte delle aziende di una capacità di 4,6 GW di impianti entro il 31 dicembre 2028, tra cui fotovoltaici floating su acque interne e a mare. 
  • Parco Agrisolare: sostiene gli investimenti per il solare fotovoltaico nel settore agricolo e agroindustriale, escludendo il consumo di suolo.  

Vantaggi del fotovoltaico per le imprese 

Grazie ai pannelli solari, la produzione autonoma di energia comporta diversi vantaggi, a livello sia economico sia ambientale. Uno dei benefici principali è la riduzione della spesa energetica, più concretamente il risparmio in bolletta, che può arrivare fino al 70%, con un impatto immediato sui costi operativi e sulla gestione del budget.  

Inoltre, grazie all’indipendenza energetica ci si assicura un approvvigionamento stabile nel tempo, slegato dalle fluttuazioni del mercato e dai fornitori esterni: un vantaggio competitivo cruciale, in un contesto in cui le tariffe sono in continuo aumento. 

Infine, l’uso di energia pulita e rinnovabile permette all’impresa di ridurre la propria impronta di carbonio e di dimostrare così attenzione alla sostenibilità ambientale e all’innovazione. I valori ESG (Environmental, Social, Governance) sono oggi fondamentali per costruire un’immagine aziendale positiva, che possa accrescere la fidelizzazione degli stakeholder e aumentare il valore del marchio sul mercato.