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Regione Lombardia, aperto il bando per la competitività delle aziende agricole

Tra gli interventi finanziabili anche misure per l’efficientamento energetico o la produzione di energia per il consumo aziendale

Di Sara Perinetto

La Regione Lombardia ha aperto il bando per la competitività delle aziende agricole, che potranno così disporre di risorse per migliorare il proprio status. Tanti sono infatti gli interventi finanziabili, tra cui anche l’acquisto e la costruzione di impianti che migliorino l’efficienza energetica o consentano di produrre energia destinata al consumo aziendale.

A spiegare la misura sul sito di Regione Lombardia è Alessandro Beduschi, assessore regionale ad Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, annunciando l’apertura dell’intervento SRD01 della PAC 2023-2027 e lo stanziamento da parte della Regione di 175 milioni di euro destinati agli investimenti produttivi per la competitività delle aziende agricole.

Questo bando per la competitività delle aziende agricole vuole essere più accessibile rispetto a misure precedenti. Per questo, Regione Lombardia ha provato a “migliorare la complessa mole degli oneri burocratici semplificando alcuni passaggi. Ad esempio, è presente un prezziario di riferimento per l’acquisto di macchinari ed attrezzature agricole che evita l’onere di acquisizione dei preventivi di confronto”.

Interventi finanziabili e come presentare domanda

La misura prevede due fasi per la presentazione delle domande, con 110 milioni di euro stanziati per il 2024 e 65 milioni per il 2025. Le domande per la prima fase potranno essere presentate dal 15 aprile al 9 settembre 2024, utilizzando la piattaforma regionale SisCo.

Con questi finanziamenti, spiega Beduschi, “le aziende potranno programmare interventi come la costruzione o ristrutturazione di fabbricati agricoli, per le strutture di stoccaggio degli effluenti di allevamento che migliorino quelle esistenti, per costruire serre, per l’impianto di colture arboree e piccoli frutti con realizzazione di impianti irrigui e antigrandine”. Ma sono finanziabili anche “progetti di adeguamento impiantistico, igienico sanitario e per la sicurezza dei lavoratori, di linee per la lavorazione, conservazione e vendita diretta dei prodotti aziendali, per l’acquisto di macchine e attrezzature o per impianti che migliorino l’efficienza energetica o consentano di produrre energia destinata al consumo aziendale”.

L’importanza dell’efficientamento energetico per le aziende agricole

I costi di mantenimento di un’azienda agricola possono essere molto alti, e quelli legati al suo consumo energetico ne costituiscono una parte importante, influenzabile anche dall’incerta situazione geopolitica internazionale. Migliorare l’efficienza energetica di un’azienda agricola, installando impianti per la produzione di energia o ristrutturando le infrastrutture già presenti, ha quindi il primo vantaggio di abbattere i costi energetici.

Ma installare strutture per la produzione di energia rinnovabile, per esempio con pannelli solari sulle coperture degli edifici o con un, non porta solo benefici in bolletta. Se da una parte, infatti, rende l’azienda più indipendente dalla rete elettrica nazionale, a cui per altro può vendere l’energia prodotta in eccesso, dall’altra le permette di poter diventare più sostenibile e in grado di dare un contributo consistente al miglioramento della salute ambientale. Tutto questo, senza compromettere la produttività agricola: per esempio, nel caso degli impianti agrivoltaici, i pannelli solari vengono posizionati a distanze e altezze tali da consentire la coltivazione dei terreni sottostanti. Anzi, la presenza dei pannelli protegge il suolo dalla luce diretta, evitando alle colture lo stress termico nelle ore più calde e al terreno l’eccessiva evaporazione di acqua.

La costruzione di impianti agrivoltaci è per altro incentiva dal Ministero per l’Ambiente e lo Sviluppo Economico, che a questo scopo ha infatti pubblicato un decreto per erogare contributi a fondo perduto finanziati dal PNRR.