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Nel 2024 le energie rinnovabili superano per la prima volta i combustibili fossili

Nei primi sei mesi dell’anno in Italia si è registrata un’importante crescita delle fonti energetiche green: a guidare il trend idroelettrico, fotovoltaico ed eolico 

(di Maria Carla Rota)

Una delle strade principali da percorrere per diventare climaticamente neutrali entro il 2050 è quella di aumentare la quota di fonti rinnovabili nel mix energetico: il Parlamento europeo ha posto l’obiettivo del 42,5% entro il 2030, ma ha anche invitato i paesi dell’UE a puntare al 45%.  

L’Italia procede in questa direzione: i primi sei mesi del 2024 sono stati un periodo da record, per vari motivi. Innanzitutto, la produzione di energia da rinnovabili, aumentata del 27,3% rispetto allo stesso periodo del 2023, ha per la prima volta superato le fonti fossili, scese del 19%, con il carbone in flessione significativa (-77,3%). A guidare lo storico sorpasso è stato soprattutto l’idroelettrico, che ha messo a segno un risultato semestrale anch’esso mai raggiunto prima: 25,92 TWh (+64,8%), grazie a una notevole disponibilità di idraulicità al Nord. Seguito a ruota da fotovoltaico ed eolico, con un aumento complessivo del 14,6%. 

Il fabbisogno di energia elettrica in Italia  

Nei primi sei mesi del 2024 la richiesta di energia è stata coperta per il 43,8% da fonti rinnovabili, contro il 34,9% dei primi sei mesi del 2023, anche questo il miglior risultato di sempre su base semestrale, mentre sabato 22 giugno si è registrato il massimo storico di produzione oraria (33,2 GW) da fonti energetiche rinnovabili, raggiunto nella fascia tra le 13:00 e le 14:00. 

Nel complesso nella prima metà del 2024 la capacità rinnovabile in esercizio in Italia è cresciuta di 3.691 MW (+41%), di cui 3.341 MW di fotovoltaico (+44%), come emerge dal report semestrale di Terna, mentre il fabbisogno nazionale di energia elettrica (151.604 GWh) è aumentato dell’1,1 (+0,5% il valore rettificato) rispetto al 2023, confermando un trend moderatamente positivo ma ancora inferiore rispetto al 2022 (-4,7%). 

Se si guarda al solo mese di giugno 2024, la richiesta di energia elettrica è stata pari a 25,7 miliardi di kWh, in crescita dell’1,5% (+2,3% rettificato) rispetto allo stesso mese del 2023, in riduzione rispetto a giugno 2022 (-8,3%). Questa domanda è stata soddisfatta per l’88,5% dalla produzione nazionale, di cui il 52,5% da fonti rinnovabili (era il 43,8% a giugno 2023) e il 36% da fonti energetiche non rinnovabili. La restante quota (11,5%) è stata coperta dal saldo dell’energia scambiata con l’estero, pari a 2,9 TWh (-8,6%). La produzione nazionale netta è stata di 22,9 miliardi di kWh: in aumento la fonte idrica (+29,4%), eolica (+29,2%) e fotovoltaica (+18,2%). In calo le fonti geotermica (-2,8%) e termica (-13,7%). 

I consumi elettrici di industria e servizi  

Per quanto riguarda i consumi industriali delle imprese cosiddette “energivore”’, rilevabili attraverso l’indice IMCEI (Indice Mensile dei Consumi Elettrici Industriali), si registra una crescita del 2,7% rispetto a giugno 2023 (+3,1% il valore rettificato). Risultano positivi comparti come siderurgia, cemento, calce e gesso, cartaria e chimica, stabile la meccanica, in flessione ceramiche e vetrarie, metalli non ferrosi, alimentari e mezzi di trasporto.   

L’indice IMSER (Indice Mensile dei Servizi) sale invece del 2,2% ad aprile 2024 rispetto a un anno prima. In positivo attività professionali, scientifiche e tecniche, trasporto e magazzinaggio e immobiliare, in negativo servizi veterinari, finanza e assicurazione, alberghi, ristoranti e bar. 

Come costruire un mix di energia green al 100% 

Mettere a punto un mix energetico interamente basato sulle fonti rinnovabili, che, a differenza dei combustibili fossili, non producono emissioni nocive e sono disponibili in abbondanza in natura, è una strategia fondamentale per privati, imprese e pubbliche amministrazioni. Un passaggio che può risultare complesso da gestire, in particolare per quanto riguarda alcuni aspetti specifici, come la fattibilità tecnologica e la convenienza economica degli impianti associati, soprattutto nel caso di realtà di grandi dimensioni. 

Per assicurarsi una gestione efficace di tutte le questioni tecniche, normative ed economiche ci si può affidare ad aziende specializzate, come Innovatec, che affianca tutti coloro che intendono passare all’energia rinnovabile. Attraverso un approccio personalizzato, completo e integrato, è possibile costruire un percorso di avvicinamento a una combinazione energetica green al 100%, basata da un lato sulle esigenze specifiche di ogni cliente, dall’altro sulle tariffe più convenienti. Alla clientela è inoltre garantita nel corso del tempo un’assistenza chiara e costante. 

Le energie rinnovabili convengono: perché sceglierle  

Orientandosi verso un modello di business ecosostenibile ed ecocompatibile, si possono cogliere tutti i vantaggi delle energie rinnovabili, sotto diversi punti di vista. Se a livello ambientale si contribuisce alla riduzione delle emissioni complessive di anidride carbonica e alla diminuzione dell’inquinamento atmosferico, anche a livello finanziario e gestionale i benefici dell’energia pulita sono numerosi: bollette di importo inferiore, assenza di costi nascosti, conguagli annuali che non presentano spese impreviste, aumento dell’indipendenza energetica e autonomia decisionale sul destino dell’energia autoprodotta.