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Revamping fotovoltaico: cos’è, perché conviene e come comunicarlo al GSE

Risparmio, ammodernamento, digitalizzazione: ci sono molti motivi per attuare un revamping dell’impianto fotovoltaico, ma per farlo è bene seguire le indicazioni del GSE 

 

(a cura di Sara Perinetto)

I pannelli fotovoltaici hanno una vita media di 25-30 anni, ma ciò non toglie che già prima abbiano bisogno di interventi che li riportino alla potenza originaria o ne migliorino le prestazioni. Questi interventi ricadono sotto il nome di “revamping”. 

Il significato di revamping fotovoltaico comprende quindi tutte quelle azioni di manutenzione e ammodernamento tecnologico che coprono però una vasta area di intervento. Per questo, il Gestore dei servizi energetici (GSE) ha pubblicato una guida alla corretta procedura per la gestione di questi interventi nel rispetto degli incentivi Conto Energia. 

Revamping, perché conviene  

Ci sono molti motivi per cui risulta importante applicare determinati interventi di revamping quando necessario. Non riguarda infatti solo un calo fisiologico di rendimento dei pannelli ma, per esempio, può riguardare anche un ammodernamento dell’infrastruttura in base alle disposizioni legislative più aggiornate (che attengono in genere a questioni di sicurezza) o una digitalizzazione degli asset. Quest’ultimo punto è molto importante sia per garantire un monitoraggio più puntuale dell’attività dell’impianto fotovoltaico da remoto, sia per offrire all’utente un risparmio energetico (e quindi economico) derivante da una gestione più precisa e ottimizzata dell’energia prodotta. 

Revamping fotovoltaico e GSE, come fare 

Proprio perché esistono diverse finalità con cui è possibile attuare un revamping dell’impianto fotovoltaico, il GSE ha stilato una lista degli interventi ammissibili, dividendoli in “significativi” e “non significativi”, da comunicare con determinate tempistiche allo stesso GSE. È importante però sapere che i soggetti responsabili degli impianti di potenza pari o inferiore a 3 kW sono esonerati dall'obbligo di comunicazione dell'avvenuta realizzazione degli interventi, fatta eccezione per l'installazione di sistemi di accumulo dell'energia prodotta e per la sostituzione o rimozione definitiva dei moduli fotovoltaici. 

Chi invece deve inviare comunicazione al GSE, deve farlo entro 60 giorni dall'avvenuto completamento degli interventi, utilizzando il portale SIAD (Sistema Informativo per l'Acquisizione Dati). È inoltre facoltà del soggetto responsabile di impianti con potenza superiore a 3 kW presentare al GSE, sempre tramite l'applicativo SIAD, una richiesta di valutazione preliminare con particolare riferimento agli effetti dell'intervento da realizzare sugli incentivi inizialmente riconosciuti.   

Interventi di revamping non significativi 

Tra gli interventi per i quali non è previsto l'invio di alcuna comunicazione al GSE figurano lo spostamento degli inverter e dei componenti elettrici minori, l’installazione di ottimizzatori o di sistemi a inseguimento solare, gli interventi di potenziamento non incentivati e la sostituzione degli inverter installati su impianti che non beneficiano di maggiorazioni tariffarie connesse all'utilizzo di componentistica made in EU. Ma rientrano tra gli interventi non significativi anche la sostituzione, rimozione, nuova installazione dei componenti elettrici minori qualora l'intervento non determini variazioni del regime di cessione in Rete dell'energia prodotta dall'impianto, e gli interventi effettuati sulle strutture di sostegno dei moduli o sulle strutture edilizie su cui l'impianto è stato installato che non comportino variazioni dei requisiti in base ai quali l'impianto è stato incentivato. 

Interventi di revamping significativi 

Tra gli interventi di revamping significativi rientrano lo spostamento dell'impianto, la sostituzione o rimozione definitiva dei moduli fotovoltaici, gli interventi di modifica edilizia all'immobile e/o al manufatto su cui è installato l'impianto e la sostituzione degli inverter su impianti che beneficiano di maggiorazioni tariffarie connesse all'utilizzo di componentistica made in EU. Sono classificati come interventi significativi, inoltre, le variazioni della configurazione dell'impianto, ovvero: la variazione del regime di cessione in Rete dell'energia prodotta dall'impianto, le modifiche del punto di connessione e l’installazione di sistemi di accumulo dell'energia prodotta.