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Catasto solare, cos’è e come funziona la mappatura per l’energia fotovoltaica

Posizionare l’impianto fotovoltaico nel punto giusto è essenziale per ottimizzarne la resa

(di Sara Perinetto)

Nelle zone di campagna molti spazi aperti sono destinati a ospitare parchi fotovoltaici o agrivoltaici, ma anche in città, dove lo spazio libero è limitato, si possono trovare diverse soluzioni per installare pannelli solari. Per capire dove e come posizionarli per ottenerne la resa ottimale esiste il cosiddetto “catasto solare”. 

Generalmente, infatti, si pensa all’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto degli edifici ma non tutti sanno che, per esempio, anche le facciate sono idonee. Ma avere dello spazio disponibile non basta: è necessario sapere anche quanta elettricità e calore si possono produrre con l’impianto installato. Poter stimare in modo veritiero la superficie effettivamente disponibile alla posa di pannelli solari e il loro rendimento permette di avviare progetti di installazione fotovoltaica consapevoli e ottimizzati, con investimenti calibrati sulle reali potenzialità dello specifico impianto in questione. 

Cos’è il catasto solare 

Il catasto solare è una mappa catastale per calcolare il potenziale di energia fotovoltaica installabile su tetti e altre superficie urbane idonee. In Italia un progetto di catasto solare è stato messo a punto dall'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II. Si tratta di una mappa tridimensionale ad alta risoluzione, uno strumento GIS (Geographic information System, il sistema informativo computerizzato che permette l'acquisizione, l’archiviazione, l’analisi, la visualizzazione, restituzione, condivisione e presentazione di informazioni derivanti da dati geografici) che permette di valutare il potenziale di energia fotovoltaica che si può produrre in città.  

L’utilizzo del catasto solare può servire a enti pubblici e privati per pianificare la gestione dell’energia rinnovabile, tenendo conto di diversi fattori che ne influenzano la produzione, come la forma e la dimensione degli edifici, la presenza di aree verdi e di vegetazione che può creare ombra, il livello e il tipo di inquinamento, le attività antropiche dell’area o la presenza di altri edifici adiacenti che possono schermare la luce. 

Il catasto solare in Italia 

Le funzioni del catasto solare sono molteplici e utili, tanto che vari progetti si stanno sviluppando in diversi paesi. In Italia, oltre all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, anche il MIUR, il Ministero per l’istruzione, l’università e la ricerca, ha deciso di finanziare il programma Smart Energy Master per il governo energetico del territorio, che prevede anche la realizzazione di un catasto solare da parte dell’Agenzia di telerilevamento satellitare e monitoraggio ambientale (MARSEC) di Benevento. 

Il progetto permetterà di mappare annualmente il potenziale fotovoltaico di tetti e altre superfici dei centri abitati, per una panoramica dettagliata delle risorse solari disponibili e stimare il rendimento energetico fotovoltaico degli edifici. Il servizio sarà integrato nel Fascicolo Elettronico del Fabbricato, così da permettere ai proprietari di conoscere il potenziale fotovoltaico dei propri edifici. L’accesso al catasto solare è quindi importante in ottica di efficientamento energetico, ma bisogna sempre ricordare che si tratta di stime e valutazioni automatiche. Per disporre di dati più precisi è meglio richiedere una consulenza personalizzata, come quelle offerte da Innovatec Power, che da oltre quarant’anni aiuta aziende e privati a diventare più sostenibili e a impatto zero, ponendosi come un unico player su cui poter fare affidamento per tutte le diverse fasi della transizione energetica.