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Cresce la produzione di elettricità rinnovabile in Europa e nei paesi OCSE

Numeri record per l’elettricità green da fonti rinnovabili, mentre cala la dipendenza da fonti fossili, con un contributo fondamentale di eolico e fotovoltaico 

Nei paesi OCSE e in Europa cresce la produzione di elettricità rinnovabile a discapito di quella generata dai combustibili fossili. Secondo un’analisi dell’Agenzia internazionale dell’energia, nei 36 paesi membri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) la produzione di energia elettrica da fonti fossili è calata del 3,5% rispetto all’aprile dell’anno scorso. Questa diminuzione è stata determinata principalmente da un forte calo della combustione di carbone, soprattutto in Europa (-21% su base annua). 

In compenso volano le fonti rinnovabili, cresciute dell’11,7%. Merito soprattutto della produzione di energia eolica, aumentata di oltre il 19% grazie alla spinta di Europa e Americhe. Analogamente anche la quota di energia solare cresce nel mix energetico totale registrando +16,1%.  

Ma le rinnovabili non si riducono solo a sole e vento. Anche l’idroelettrico mostra un positivo +6,4%, nonostante il segno negativo delle Americhe (-7,7%) che sono state colpite da periodi siccitosi. La quota di energia nucleare, invece, rimane stabile al 16% del totale. Nel complesso le fonti rinnovabili nel mese di aprile 2024 hanno rappresentato il 41,6% della produzione totale di elettricità dei paesi OCSE, con un aumento di circa tre punti percentuali rispetto all'aprile 2023. 

In Europa eolico e solare superano i combustibili fossili nella prima metà del 2024 

Guidato dall'eolico e dal solare, il sistema elettrico europeo sta proseguendo a ritmi serrati la sua transizione verso le energie rinnovabili. Nonostante la domanda di elettricità sia aumentata e con i prezzi tornati ai livelli pre-crisi, la dipendenza dalla produzione di combustibili fossili ha raggiunto il minimo storico nel primo semestre di quest'anno. Lo slancio della transizione energetica si sta quindi diffondendo rapidamente. Secondo un report del think tank indipendente Ember, quasi la metà degli stati membri ha generato più elettricità da energia eolica e solare che da combustibili fossili nei primi sei mesi del 2024. 

Nel dettaglio i combustibili fossili hanno generato il 17% di elettricità in meno rispetto al primo semestre del 2023. Il carbone è diminuito di un quarto e il gas del 14%. Ciò è avvenuto anche se la domanda di elettricità ha registrato una ripresa dello 0,7%, dopo due anni di calo. Secondo i calcoli di Ember, le emissioni nella prima metà dell'anno sono ora inferiori di quasi un terzo (-31%) rispetto alla prima metà del 2022, un calo senza precedenti in un periodo così breve. Complessivamente l’eolico e il solare hanno generato il 30% dell'elettricità prodotta nella prima metà dell'anno in Europa. Aggiungendo la quota dell’idroelettrico, le fonti rinnovabili hanno toccato il 50% del mix di energia elettrica totale 

In Italia la produzione da fonti fossili è diminuita di 14 TWh (-21%), suddivisi equamente tra carbone e gas. Il calo del gas ha decarbonizzato anche il mix di Spagna, Francia e Belgio. Il trend positivo si osserva anche in quei paesi che tradizionalmente dipendono fortemente dai combustibili fossili per la produzione di elettricità. Ad esempio, la quota di carbone nel mix elettrico polacco ha raggiunto il minimo storico nel maggio scorso, fornendo il 57% dell'elettricità del paese. Solo cinque anni fa dal carbone arrivava l'80% dell'elettricità polacca. 

La prima metà dell'anno dimostra che stiamo assistendo a un radicale cambiamento nel modo di produrre la nostra elettricità. Se l’Europa e i paesi membri dell’OCSE riusciranno a mantenere lo slancio nella diffusione dell'eolico e del solare, saremo finalmente liberi dalle inquinanti fonti fossili.