Grazie al calo dei prezzi dei moduli, gli investimenti nel solare fotovoltaico dovrebbero raggiungere i 500 miliardi di dollari entro la fine dell’anno.
(di Simone Fant)
A livello globale la spesa per le tecnologie della transizione energetica è destinata a toccare i 2.000 miliardi di dollari nel 2024. Tutto ciò nonostante i costi di finanziamento più elevati che stanno ostacolando l’avvio di nuovi progetti, in particolare nelle economie emergenti e in via di sviluppo. A stimarlo è il rapporto annuale World Energy Investment dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) che fornisce un quadro completo degli investimenti nel settore energetico nel 2023 e una prima proiezione di ciò che accadrà quest’anno. Secondo le previsioni della IEA, gli investimenti globali in energia green raggiungeranno quasi il doppio di quelli destinati ai combustibili fossili, grazie al miglioramento delle catene di approvvigionamento e alla riduzione dei costi delle tecnologie. Per la prima volta gli investimenti energetici globali supereranno i 3.000 miliardi di dollari. Di questi, 2.000 miliardi saranno destinati alle tecnologie della decarbonizzazione, tra cui energie rinnovabili, auto elettriche, energia nucleare, reti elettriche, stoccaggio di energia, combustibili a basso impatto, efficienza energetica e pompe di calore. Grazie al calo dei prezzi dei moduli che stimolerà nuovi investimenti, nel 2024 gli investimenti nel solare fotovoltaico dovrebbero raggiungere i 500 miliardi di dollari.
Nuovi record per gli investimenti in energia pulita
Il nuovo rapporto World Energy Investment però avverte che in numerose parti del mondo vi sono ancora forti squilibri e carenze nei flussi di investimento. Ancora insufficienti sono i fondi programmati dai paesi in via di sviluppo come India e Brasile. Tuttavia, rimane ottimista il direttore esecutivo della IEA Fatih Birol, che ha sottolineato come gli investimenti green abbiano stabilito nuovi record anche in condizioni economiche difficili. “Per ogni dollaro destinato ai combustibili fossili oggi, quasi due dollari vengono investiti in energia pulita”, ha dichiarato Birol. “L'aumento della spesa per l'energia pulita è sostenuto da un’economia forte, dalla continua riduzione dei costi e da considerazioni di sicurezza energetica. Ma bisogna fare di più per garantire che gli investimenti raggiungano i luoghi in cui sono più necessari, in particolare le economie in via di sviluppo dove l'accesso a un'energia economica, sostenibile e sicura è oggi carente."
Gli investimenti nel solare fotovoltaico
Nonostante domini il mercato delle tecnologie net zero, la Cina continua a investire pesantemente nella transizione energetica: il report della IEA parla di una cifra che si dovrebbe aggirare intorno ai 675 miliardi di dollari. Seguono a ruota l'Europa e gli Stati Uniti, con investimenti rispettivamente pari a 370 e 315 miliardi di dollari. Queste tre potenze economiche rappresentano da sole più di due terzi degli investimenti globali. Oltre alle sfide economiche, anche l’aggiornamento delle reti elettriche e il miglioramento delle tecnologie di accumulo energetico sono sfide che si vincono grazie agli investimenti. Dopo esser rimasta ferma a circa 300 miliardi di dollari all'anno tra il 2015 e il 2021, la spesa globale per le reti è in aumento e dovrebbe raggiungere i 400 miliardi di dollari nel 2024. La crescita è in gran parte dovuta a nuove iniziative politiche e finanziarie in Europa, Stati Uniti, Cina e alcuni paesi dell'America Latina. Nel frattempo anche gli investimenti nell'accumulo di batterie stanno decollando e sono destinati a raggiungere i 54 miliardi di dollari nel 2024.